Sott'olio in Extra Vergine di Oliva

Broccoli Napoletani Saltati Olio Extravergine di Oliva

Un’ipotesi circa il nome friariéllo afferma che la parola deriva dal castigliano friogrelos che significa broccoletti invernali.
Altri, invece, pensano che abbia origine da frijere che in napoletano significa friggere.
A sottolineare il legame tra questo ortaggio e la città di Napoli si ricorda che almeno fino al XVII secolo i Napoletani erano noti col nomignolo di magnafoglie (mangiafoglie) data la coltivazione che se ne faceva in città in particolare nella zona Vomero ( ò coll re friariell, il colle dei friariélli)) e l’uso culinario che ne facevano di questo ortaggio povero e pertanto accessibile a tutti.

 

Formato/Sizes: 370/580/1062 ml.

Carciofini a Spicchi e Capperi  in Olio Extravergine di Oliva

Il nome scientifico di questi carciofi è Cynara Scolymus: Cynara deriva dal greco “frassino” e Scolymus significa spinoso, appuntito proprio come le foglie del carciofo.

 

Formato/Sizes: 370/580/1062 ml.

Cuori di Carciofini interi in Olio Extravergine di Oliva

Il nome scientifico di questi carciofi è Cynara Scolymus: Cynara deriva dal greco “frassino” e Scolymus significa spinoso, appuntito proprio come le foglie del carciofo.

 

Formato/Sizes: 580 ml.

Torzelle Napoletane Saltate in Padella con ‘”Pomodorino del Piennolo del Vesuvio D.O.P.” in Olio Extravergine di Oliva

Nel dopoguerra, in Campania, questa pianta è stata del tutto dimenticata. Le iniziative di recupero e la stabilizzazione genetica della torzella sono avvenute nell’ambito del Programma per il “Recupero e valorizzazione del germoplasma orticolo campano”, promosso dall’Assessorato all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Campania, a partire dal 2004 ed affidato al Consorzio per la Ricerca Applicata in Agricoltura – CRAA.
La tradizione del consumo di questa verdura si lega principalmente a un piatto che da secoli è sulle mense campane: la “menesta maretata”, che univa (appunto, maretava) un ricco brodo di carni miste con varie altre verdure così come elencava il poeta napoletano Giovan Battista del Tufo nell’opera ‘’Il Ritratto o modello delle grandezze, delizie e meraviglie della nobilissima città di Napoli’’ – 1590 ca.

 

Formato/Sizes: 580 ml.

Filetti di Peperoni e Papaccelle con capperi di Salina, pinoli, uva sultanina, olive nere, origano e peperoncino in Olio Extravergine di Oliva

L’evoluzione etimologica del nome di questo peperone deriva dal latino volgare :
‘’ pipiricella(m) ‘’ (piccolo peperone) > paparicella(m) > paparcella(m) > papacella(m) , Divenuto poi l’attuale papaccella.
Ciò che distingue il sapore all’interno della stessa varietà è il colore:
VERDE: i peperoni verdi sono non maturi e ricchi di clorofilla, quindi di magnesio, oltre che di pectine e polisaccaridi aventi funzione di nutrimento e di sostegno strutturale per la pianta.
ROSSO: tale colore è dato dalle componenti antocianiche, classe di pigmenti insieme al licopene, tutti accomunati dalle proprietà antiossidanti.
GIALLO: Prevalenza di carotenoidi, fitocoloranti ad alta attività antiossidante.

 

Formato/Sizes: 580 ml.